IL RACCONTO CHE STIAMO SCRIVENDO INSIEME #3

racconto in tre righe

Eva quella mattina non aveva proprio voglia di andare a lavoro. Si alzò lentamente dalla sedia, con la sua tazza di latte bollente e scostò la tenda. Fuori un brutto temporale faceva da cornice a quei suoi pensieri tristi e ingarbugliati, ma doveva sbrigarsi. [incipit]

Prese la giacca, dimenticò come sempre l’ombrello e corse giù per le scale. Le gambe erano pesanti ma i pensieri si fecero via via più leggeri. Si sentì improvvisamente pronta. Doveva affrontare il problema una volta per tutte. [Serena Casalini]

Appena salita in auto lanciò una rapida occhiata per controllare che non ci fosse nessuno. Senza mai abbassare lo sguardo infilò la mano nella borsetta. Sentì il calcio della pistola e con il dito sbloccò la sicura. Sorrise. Ora poteva partire. [Augusta Villa]

E ora? Abbiamo scelto le tre righe di Augusta Villa per lo sprint impresso alla storia, e ancora di più, occorre il vostro contributo per continuare. Perché Eva è in possesso di una pistola? Perché la porta con sé a lavoro quel giorno (se va a lavoro)?

Date sfogo alla vostra fantasia purché  sia racchiusa in tre righe (circa 240 caratteri spazi inclusi). Basta lasciare le tre righe nei commenti, qui sul sito entro domenica 22 ottobre.

Qui cosa significa Racconto in Tre Righe

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Racconto in Tre Righe #1

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